Le comunità militanti di FEDErAZIONE protagoniste su Radio Kulturaeuropa

FEDErAZIONE si ritrova protagonista all’interno del palinsesto di Radio Kulturaeuropa.

Nel servizio radio intitolato “South will rise again!”, dopo aver dato voce alle realtà di Vittoria e Caltanissetta, parlando delle proprie comunità militanti quali Tana dei Lupi e Audaces, la seconda puntata di Radio Kulturaeuropa dedicata alle comunità del sud, ha ospitato i militanti provenienti dai movimenti di Bari, Catanzaro e Catania, appartenenti rispettivamente a Progetto EnclaveIdentità Tradizionale e Cervantes.

Sono stati diversi i temi affrontati durante il corso delle due trasmissioni, che ha toccato punti prettamente militanti, ma anche tematiche sociali rispetto alle diverse situazioni che vivono i territori del mezzogiorno d’Italia. Subito dopo aver parlato della storia dei movimenti di appartenenza, si è affrontato l’argomento della sfida comunitaria nei primi mesi della pandemia, durante i quali l’azione di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso il progetto Cooxazione e la crescita culturale interna, hanno costituito il centro del lavoro svolto dalle cinque comunità. Successivamente si è parlato del distacco popolare dal mondo politico, problematica che coinvolge il sud ormai da decenni.

Tutti gli interventi in tal senso hanno puntato il dito; in parte contro la classe politica tanto nazionale quanto locale, mai troppo attenta alle vere necessità dei territori e a risolverne le problematiche, ma hanno posto l’attenzione anche sulle responsabilità della popolazione troppo spesso apatica e indifferente rispetto agli eventi, che si condanna ad essere dominata salvo cadere nel solito continuo lamento. 

Prima dei saluti l’attenzione è stata posta sull’importanza della politica territoriale, intesa come presenza nelle strade, nei quartieri e nelle piazze, e di quanto questa debba tornare a rivestire un ruolo centrale nelle attività militanti da nord a sud, per recuperare quella socialità e quell’appartenenza che forgiano le comunità e che oggi rischiano di essere messe all’angolo dalle nuove abitudini dettate dalle restrizioni dovute alla pandemia.
Tirando le somme, sicuramente un appuntamento importante, che ha dato voce a quei territori che finiscono spesso in secondo piano nelle dinamiche nazionali politiche e non solo